Perizia calligrafica su testamento olografo
Una persona può manifestare le sue ultime volontà e darne indicazioni mediante un testamento olografo, questo è disciplinato dall’articolo 602 del codice civile. Tale documento viene scritto di pugno, datato e firmato.
I requisiti di un testo olografo sono:
- la presenza della data, affinché nel caso in cui vengano rinvenuti più testamenti faccia fede quello con la data più recente;
- la sottoscrizione;
- il testo manoscritto.
Il testatore deve rispondere ai seguenti requisiti:
- deve essere maggiorenne;
- deve essere capace di intendere e di volere;
- non deve essere interdetto legalmente;
Dopo la pubblicazione presso un notaio il testamento può essere impugnato entro 5 anni, mentre l’azione di nullità si può esercitare in qualsiasi momento. Un testamento può essere dichiarato nullo se vi sono forme di invalidità che rendono l’atto privo di efficacia giuridica. Tra le cause principali della nullità del testamento c’è il vizio di forma, che comprende la mancanza della firma o la mancanza di omografia (quando il testamento non è interamente scritto dal testatore). Il testamento infatti deve essere completamente scritto dal testatore e non possono essere utilizzati mezzi meccanici, né tanto meno altre persone possono aiutare il testatore a redigerlo, neanche se è in difficoltà. Il legislatore ha imposto il requisito dell’autografia come garanzia della libera espressione di volontà del testatore.
Nel caso in cui si ritenga che il testamento olografo possa essere stato manomesso in qualsiasi maniera o contenga vizi di forma è opportuno rivolgersi ad un perito grafologo per richiedere una perizia grafica. La dottoressa Cristina Gabbianelli mette a disposizione la sua competenza per verificare l’autenticità di un testamento a seguito ad una impugnazione. Oltre all’analisi della grafia viene analizzato attentamente il testo per stabilire se vi siano cancellature o aggiunte non riconducibili alla mano del de cuius. L’analisi è finalizzata anche a valutare se il testatore sia stato aiutato da un terzo (mano guidata).
L’azione di nullità può essere avanzata da chiunque ne abbia interesse, laddove c’è il fondato sospetto che il testamento olografo sia apocrifo.
Le manomissioni più frequenti sono:
- la mano guidata;
- l’imitazione della scrittura;
- l’incapacità di intendere e di volere.
Cristina Gabbianelli
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